La "scoperta" di Sperlonga come palcoscenico della natura è un vero set cinematografico, risale agli anni '50 quando un celebre attore italiano, Raf Vallone (nella foto a sinistra), individuò questo luogo durante le riprese di un film con Lucia Bosè. Dal suo amore per Sperlonga nasce la fama "internazionale" della località laziale.Per più di trent'anni - ha raccontato Raf Vallone - ho invitato a Sperlonga tanti amici famosi che si sono lasciati incantare dalla bellezza del luogo. Albert Camus, che aveva origini africane, rimase abbagliato: in quel piccolo villaggio bianco, mi disse, gli sembrava di vedere riprodotto la sua terra.
Fu mio ospite anche Arthur Miller, con la moglie e la figlia. A tutti e tre piaceva passeggiare in campagna. Un'estate invitai anche Marlene Dietrich (nella foto a destra). Incantò tutti con la sua andatura elegante e la sua raffinatezza fuori dal comune. Le piaceva andare al mercatino del paese, dove qualcuno, riconoscendola, rimaneva folgorato dal suo charme. Marlene amava molto cucinare, perciò rimaneva volentieri a casa per preperare i suoi manicaretti.
Anche Brigitte Bardot fu mia ospite negli anni Sessanta. Altri nomi celebri hanno frequentato Sperlonga. Eccone alcuni: il regista Luchino Visconti, il pittore americano Andy Wharol e in tempi più recenti, la scrittrice Natalia Ginzburg. Questa tradizione ha lasciato il segno e - a dispetto del turismo di massa - ancora oggi Sperlonga rimane il luogo ideale per chi vuole amare la natura e coltivare l'intelligenza.